La trilogia della pianura di Kent Haruf, NN Editore: Non esiste viaggio più bello di quello che ho fatto tra le strade sterrate di Holt. Una scrittura fresca e delicata che ti incanta e ti tiene compagnia. All’ultimo capitolo ero ormai parte della comunità, avevo persino scelto in quale strada e in quale casa avrei abitato, con quale famiglia e con quale personaggio mi sarei immedesimata. Mi avrebbe fatto tanto piacere aiutare Victoria a preparare la cena per i fratelli Mc Pheron o anche tornare bambina per poter giocare con Ike e Bobby. Holt è un posto magnifico, è un posto sicuro. Questi non solo i libri più belli del 2016, sono destinati ad esserlo sempre.
Un solo paradiso di Giorgio Fontana, Sellerio: Alessio e il suo vecchio amico si ritrovano al Ritornello e così tra una birra e l’altra decide di raccontagli la sua struggente storia d’amore. Alessio suona la tromba, cammina ascoltando il suono dei suoi pensieri, vivendo senza aspettarsi nulla fino al giorno in cui incontra Martina e la sua vita cambia. Decide di staccarsi dalla teoria del dolceamaro contentarsi per abbandonarsi all’amore, a cui decide di affidarsi totalmente, come una dipendenza. Passando quindi da un eccesso all’altro, senza una via di mezzo. Trovandosi a produrre ancora volta solo tristezza. Ho letto Un solo paradiso due volte, entrambe le volte ho pensato questo libro è splendidamente triste. Un complimento appropriato perché raccontare la tristezza non è certo un compito semplice.
Coraggio!di Gabriele Romagnoli, Feltrinelli: Tante storia e un solo denominatore comune, il Coraggio con la C maiuscola e il punto esclamativo. Un libro pieno di motivazione e carattere. Una storia in particolare ha catturato la mia attenzione, quella di Elbert e Alice. “Elbert era un visionario […] Lei era un’ideologa dal pragmatismo maschile. Si completavano. Si amavano […] “. Era il 1915 e si trovavano a bordo del Lusitania, la tratta volgeva al termine, i bagagli erano pronti per lo sbarco. Erano tutti ignari del fatto che quello sbarco non sarebbe mai avvenuto. A bordo due spie tedesche e un carico illegale di armi, venne intercettato dando la possibilità al nemico di attaccare. Sentirono un boato dalla loro cabina e andarono sul ponte per capire cosa fosse successo. La nave iniziava già ad imbarcare acqua. Sulle scialuppe chi poteva, cercava di salvarsi, naturalmente prima donne e bambini. Fu in quell’istante che, ancora una volta senza dirsi nulla, Elbert e Alice si presero per mano e tornarono in cabina. Avevano preso la decisione più coraggiosa della loro vita, in silenzio, perché se dovevano separarsi per vivere tanto valeva morire insieme. Sapevamo che questa volta, diversamente da molti altri eventi della loro vita, non potevano davvero fare nulla. Dovettero abbandonare lo spirito combattivo che li contraddistingueva, non rimaneva che lasciarsi andare alla sofferenza. Ed è proprio in quel momento, quando tutto finisce, che si ha realmente bisogno di coraggio, quello vero.
Le Ragazze di Emma Cline, Einaudi: Evie ha 15 anni, dei genitori divorziati, una madre totalmente presa dalla rinascita post divorzio, nessun amico o quasi. Come tutte le adolescenti ha un rapporto complicato con lo specchio e non certo uno migliore col suo corpo in trasformazione. A 15 anni ci si sente inadeguati e il bisogno di essere accettati è più importante di tutto. Ma Evie si sente soprattutto sola, emarginata. Per questo motivo si stacca dal mondo “normale” per entrare a fare parte del mondo de Le Ragazze. Le guarda, le studia, le ammira per la loro diversità, i loro abiti sudici e stracciati, il loro far parte di un mondo che non è il suo. Tutto questo le sembra un prodigio, una luce in fondo al tunnel e il desiderio costante di far parte della loro comitiva. Un sogno che diventa realtà quando Le Ragazze decidono di portarla al ranch di Russell. Qui inizia una nuova vita, fatta di vizi, sregolatezza, nessun proibizionismo, nessuna imposizione. Capirà solo in seguito che si tratta di un mondo libero dentro una prigione. E chi mai vuole vivere in una prigione? Un libro bellissimo, una scrittura straordinaria.
L’amore è eterno finché non risponde di Ester Viola, Einaudi: L’amore ai tempi di whatsapp, l’amore nell’epoca del 2.0, quella del “mi impegno con te ma solo per messaggi”. Una tragicomica realtà raccontata attraverso l’esperienza dell’avvocato Olivia Marni, presa dalla separazione di un ex che non vuole staccarsi ma nemmeno impegnarsi. Olivia è un avvocato divorzista, per inciso di separazioni se ne intende parecchio ma si sa che nella vita reale poi è tutta un’altra cosa. E di solito lei ha la tendenza a fare solo disastri, soprattutto quando il fidanzato decide di sostituirla facendola trasformare in un invidiabile stalker da social network. Oliviami ricorda Bridget Jones e Gigi de “La verità è che non gli piaci abbastanza” e per questo la adoro. Tutte le donne che leggono questo libro ridono. Non posso fare diversamente. Siamo tutte piccole stalker dall’animo ingenuo. Non posso dirvi di più su questo libro, ho detto tanto. Lo leggerete e manderete le foto delle pagine alle vostre amiche, sul gruppo whatsapp, e vi risponderanno con l’emoticon che ride a crepapelle.