Che creatura splendida Gilgi! La mattina si alza, fa I suoi esercizi di ginnastica e una bella doccia fresca tonificante. Viene da una buona e posata famiglia borghese ma tuttavia troppo antiquata per comprendere il modo di essere donna a cui lei aspira. Fa colazione con sua madre e suo padre ogni mattina, conservando ogni gesto come una quotidiana abitudine. Nessuno parla, è così che va avanti la famiglia. Lavora come dattilografa in uno studio, e d’abitudine si reca poi nella sua mansarda per occuparsi della sua istruzione. Impara le lingue, affina le sue capacità di scrittura. Ha lavorato sodo per comperare la sua macchina da scrivere, e la custodisce con immenso orgoglio. La mansarda è il suo posto sicuro, un posto tutto suo. Sa dove vuole arrivare Gilgi, tiene tutto sotto controllo. La sua amica Olga la prende un po’ in giro per questo, ma le vuole tanto bene e per lei farebbe qualsiasi cosa. Mantiene perfettamente ordine nella sua vita come nelle sue finanze, pur non rinunciando alla migliore cipria e alle stoffe più pregiate per confezionare nuovi abiti. Il suo aspetto è sempre impeccabile. Un giorno Gilgi, durante un appuntamento con la sua Olga, incontra Martin, uno squattrinato ma affascinante scrittore bohémien. Da lui si sente attratta, ha paura di sentirsi nell’ombra per via della presenza di Olga che abbaglia tutti col biondo lucente della sua chioma. Ma si sbaglia Gilgi, Martin ha occhi solo per lei. Gilgi se ne innamora perdutamente, al punto da dimenticare chi è e quali sono i suoi obbiettivi, ma mai del tutto. Martin cerca di convincerla in ogni modo che la vita ha un solo senso, quello di essere vissuta e che avendone solo una a disposizione non bisognerebbe star troppo dietro ai conti e e al buon senso. Sperpera denaro a destra e sinistra, senza porsi mai il problema di come rientreranno nelle loro tasche. Gilgi è impaurita e affascinata in egual misura da quest’uomo, lo ama, lo venera, lo adora. Ma fino a che punto Gilgi è disposta a far condurre la sua vita da un uomo, rinunciando così a tutta la sua indipendenza?

Gilgi è una donna incredibile. Piena di coraggio, forza, umiltà e allegria. Una lettura magnifica e senza dubbio da consigliare! Una lettura attuale, scritta (e censurata) negli anni trenta. Davvero sensazionale. 



 


 

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