A Villa Mercede dal 12 al 15 ottobre è andato in scena il Festival del Cinema di San Lorenzo, manifestazione che ha anticipato la 12^ Festa del Cinema di Roma, al via il 26 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. Tra le anteprime e gli eventi speciali del Festival, nella giornata conclusiva è stato presentato il libro “Acchiappaincubi (Della Buonanotte)” di Valentina Capalbo, che è stata protagonista, insieme ad altre interpreti, di una lettura di passi scelti. Il titolo è ispirato ad un oggetto, l’acchiappasogni, il quale, secondo la tradizione culturale indiana, protegge il sonno dagli incubi; le favole dark nate dalla fantasia dell’autrice, invece, evocano proprio le grandi paure di ogni bambino, per consentirgli di affrontarle e superarle. Nell’immaginario di Valentina bambina, cresciuta in una terra ricca di storia - e storie – la Calabria, una bambola più grande di lei che camminava e la guardava dall’alto in basso si è trasformata in un mostro inquietante; la torre abbandonata di un castello, la cui storia è avvolta nel mistero, può essere stata teatro di una sinistra tragedia; la Sila, infine, è la dimora di un lupo cattivo, personaggio tipico della tradizione favolistica popolare. Nel corso della presentazione viene chiesto a Valentina Capalbo se, pur avendo raggiunto numerosi traguardi e vinto le proprie paure, qualcosa ancora la spaventa, se ci sono altri progetti in cui ha trovato ostacoli apparentemente insormontabili. L’autrice rivela di una passione, il teatro, nella quale la sua forza ed il suo coraggio si sono dovuti scontrare con una realtà difficile: “Mi sarebbe piaciuto fare teatro, ma in Italia purtroppo siamo ancora indietro per quanto riguarda il teatro sociale per persone con disabilità. Ho partecipato ad alcuni progetti in cui, però, non ho trovato molta professionalità: si pensa che possiamo fare qualcosa solo a livello molto amatoriale, e che siamo tutti allo stesso livello, ma non è così.” Nell’attesa che il sistema possa cambiare, Valentina Capalbo continuerà ad affidarsi alla scrittura come mezzo espressivo del suo mondo interiore, immaginando di “ […] vivere nell'isola dei sogni dove la gente non si sente diversa, dove non c'è nessun ostacolo impossibile da superare, c'è solo poesia, pensiero libero… Amore e amicizia vera, e non esiste l’ipocrisia”. Una realtà utopica forse, ma al tempo stesso una realtà che, nata dalla fantasia sconfinata e libera dell’autrice, rischia di contagiare chiunque si fermi ad ascoltarla, trasformandosi così in un progetto comune.
PRESENTAZIONE
Emanuele Bucci
INTERPRETI
Roberta Caccavale
Deialnira Russo
Simonetta Tocchi
Eugenia Vespasiano