La Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ospita fino al 19 gennaio 2014 la mostra "L'Avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente. Kandinsky, Malevic, Filonov, Goncarova", curata da John E. Bowl della University of Southern California di Los Angeles, Nicoletta Misler dell'Università degli Studi di Napoli l'Orientale ed Evgenia Petrova dello State Russian Museum di San Pietroburgo. Per la prima volta la mostra ricerca e mette in luce l'importanza fondamentale delle fonti orientali ed eurasiatiche nel Modernismo russo. Non è la prima volta che in Europa ha luogo una mostra sull'Avanguardia russa: sono più di trecento, infatti, le esposizioni che si sono tenute su questo tema dal 1962, anno in cui Camilla Grey pubblicò la monografia "The Russian experiment in art". In molte di queste lo scopo del percorso espositivo era quello di mettere in relazione il Modernismo russo con gli sviluppi dell'arte occidentale, come il Cubismo francese, il Futurismo italiano e l'Espressionismo tedesco e di suggerire che gli esponenti dell'avanguardia russa traessero ispirazione dal contatto con i nuovi movimenti artistici delle grandi città europee. La novità della mostra in corso a Palazzo Strozzi è invece la ricerca del rapporto dell'Avanguardia russa con le sue fonti orientali, quali le figure in pietra del Neolitico, i rituali sciamanici siberiani, le stampe popolari cinesi, le incisioni giapponesi e la filosofia indiana, oltre alle teorie teosofiche e antroposofiche. Questa ricerca emerge dall'allestimento dell'esposizione, a cura di Luigi Cupellini, nel quale le opere sono su un fondo bianco, mentre le eventuali fonti di ispirazione sono su un fondo marmorizzato grigio, di modo che opere e fonti siano immediatamente riconoscibili e confrontabili. Delle 130 opere presenti nella mostra, oltre a quelle degli esponenti fondamentali dell'Avanguardia russa (Wassily Kandinsky, Kazimir Malevic, Natal'ja Goncarova, Michail Larionov, Léon Bakst, Pavel Filonov), si potranno vedere quelle di altri artisti meno noti dell'epoca, tra cui Nikolai Kalmakov, Sergej Konkenov e Vasilij Vatagin, alcune delle quali sono esposte per la prima volta in Occidente. La Soprintendente del Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini ha sottolineato, alla conferenza stampa di presentazione, l'importanza della città di Firenze come sede di una mostra che racconta un incontro tra culture diverse, poiché da sempre Firenze, città di scambi commerciali e culturali, è luogo di incontro tra culture diverse. Per dare un'immagine di questo ruolo della città la Soprintendente ha ricordato l'affresco del Vasari in Palazzo Vecchio che raffigura Lorenzo de' Medici che riceve gli omaggi degli ambasciatori dei più potenti paesi stranieri. Come sempre avviene a Palazzo Strozzi, la mostra prevede un percorso per i bambini e una serie di attività e laboratori rivolti alle famiglie.
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