Come anticipato dal nostro precedente articolo su MDF Italia al Salone Internazionale del Mobile di Milano 2014, ci hanno accompagnato nella visita del loro spazio espositivo Angela Sattin, studentessa magistrale di Ingegneria dei materiali presso il Politecnico di Torino, e Claudia Ciccone, Cristian Bellucci ed Andrea Caggia, studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma, i quali hanno intervistato per noi, come esperti ed appassionati del settore, l’architetto e designer Piergiorgio Cazzaniga. Ecco alcune domande che gli sono state poste riguardo alla scelte e alle fasi di progettazione.
Da dove parte l’idea di realizzare un oggetto? Il design deve soddisfare la necessità delle persone anche attraverso la scelta di un materiale?
Io penso che alla base di un lavoro di design, ci sia proprio la necessità delle persone. È chiaro che chi progetta queste cose ha in mente un ideale di vita. L’oggetto nasce dall’ idea e dalla volontà di realizzarlo da parte di un’azienda. L’oggetto infine passa diversi momenti di progettazione prima della sua relizzazione per poi giungere sul mercato. Io posso parlare del tavolo che ho ideato e realizzato per MDF Italia. Il tavolo in questione si chiama Tense. È un tavolo che ha al suo interno la motivazione stessa per cui è stato realizzato. Prima di realizzare questo progetto ho pensato che questo tavolo dovesse essere il più grande e il più piccolo allo stesso tempo. Il sogno di una vita era proprio quello di realizzare un tavolo dalle grandi dimensioni, ma sottilissimo. Attraverso le esperienze precedenti ho capito che per la realizzazione di questo tavolo era necessario essere capaci di neutralizzare le forze presenti in natura, tra queste la gravità. In questo caso la scelta dei materiali ha richiesto diversi passaggi anche attraverso le esperienze che ho maturato, ad esempio, con la vetroresina e con i materiali compositi, materiali particolari che se mischiati fra di loro, possono cambiare le proprietà fisiche. Il tavolo Tense è robusto, grande e sottile, quasi sospeso per aria. All’esterno ho scelto ho un materiale che fosse in grado di dare monolicità. L’esperienza tattile ha sempre segnato il mio ha segnato questo carattere di gioia e piacere ideale al contatto, sin dal contatto della mia guancia con il petto di mia madre. La scelta di questa specifica finitura di Tense è stata proprio determinata dalla volontà di raggiungere un certo effetto al contatto. Il materiale scelto ha al suo interno del materiale plastico ed inerte che lo rende malleabile.
La rifinitura e il piacere al tatto è una sua necessità o considera anche quanta manutenzione è necessaria si dovrà avere nel tempo?
Queste scelte sono scelte che riguardano la vita. Non penso di essere molto attento alla funzionalità per quanto riguarda la cura. Sono stato in Giappone e li ho visto dei tavoli 1m x 1m lucidi, particolari e dal lungo processore di realizzazione, quasi 3 mesi. Chi ha scelto di acquistare un prodotto del genere è perché lo vuole e se lo costudisce. Io ho progettato questo tavolo pensando come destinazione d’uso l’universale, dall’ufficio come la casa, questo per me deve essere il tavolo più funzionale al mondo mantenendo però una sua integrità strutturale ed estetica.
La società sta andando sempre verso una dimensione che abbia a che fare con la cultura digitale e le nuove tecnologie. Questo, secondo Lei, è un bene?
Vi rispondo immediatamente, questo inoltre è un argomento che mi fa sempre molto piacere affrontare con i ragazzi. Io sono stato ragazzo e mi è sempre stata data solo una matita, che bisognava saper aguzzare. Voi ragazzi adesso avete a disposizione grandi strumenti molto più performanti della mia matita, ma vi consiglio di conoscere sempre lo strumento. Voi potrete essere capaci di utilizzare gli strumenti che avete solo se li conoscete bene.