Sono passate solo poche settimane da quando abbiamo avuto il piacere di conoscere ed intervistare Maria Rebecca Ballestra alle Gallerie Riva di Montecarlo, per la presentazione del progetto "Journey into Fragility", in presenza di S.A.S il Principe Alberto II di Monaco. Da noi definita un’artista globetrotter (http://www.slidingarts.com/life-luxury/326-maria-rebecca-ballestra-un-artista-globetrotter), Maria Rebecca ha tratto l'ispirazione per il suo progetto biennale da “La Carta per la Terra e per l'Uomo” sottoscritta dai più famosi poeti al mondo, tra cui 5 premi Nobel e 6 premi Pulitzer. La “Carta” si articola in ben dodici tesi volte a riscrivere costruttivamente il tema della crisi ambientale. I 12 articoli della Carta si sono trasformati artisticamente in 12 viaggi intrapresi da Maria Rebecca Ballestra durante l’arco di 24 mesi e che le hanno permesso di conoscere posti e culture diverse in giro per il mondo. Curato da Paola Valenti, promosso dall'ADAC (Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova) e patrocinato dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, e dall’Associazione Italiana della Fondation Prince Albert II de Monaco Onlus, il viaggio è stato l'occasione per Maria Rebecca di cogliere diversi spunti di riflessione. Lo scontrarsi con filosofie ambientali diverse le ha permesso, attraverso la forma, l’ideazione dell’opera permanente sull’Isola della Certosa di Venezia. L’installazione prevede una passerella di accesso all’isola che ospiterà, a partire dal 9 maggio, un omaggio alla "Carta per la Terra e per l’Uomo", attraverso l’inserimento lungo tutto il percorso dei nomi dei firmatari della Carta incisi su targhe di acciaio; un giardino ospiterà un omaggio a "Journey into Fragility", composto da 12 calotte in acciaio su cui sarà inciso il luogo di ognuna delle dodici tappe toccate dal progetto e la loro distanza in chilometri rispetto all’isola; una terza opera sarà dedicata al viaggio e consisterà in una traccia audio dei racconti raccolti e vissuti dall’artista. La presentazione dell’intero studio avverrà sul catamarano solare PlanetSolar. Il catamarano è famoso in quanto è stato il primo catamarano solare a compiere il giro del mondo. Il viaggio dell’imbarcazione è durato ben 584 giorni di navigazione, con più di 60.000 km percorsi. La rotta ha toccato ben 28 Paesi, dagli Stati Uniti al Messico, dall’Australia agli Emirati Arabi. Ogni tappa ha permesso di promuovere l’utilizzo dell’energia solare e sensibilizzare le diverse culture all’uso responsabile delle risorse del nostro pianeta. "Journey into Fragility" non poteva avere palcoscenico migliore del PlanetSolar per presentare il viaggio, un mezzo dunque per portare all'attenzione l’utilizzo inedito dell'energia e rinnovare il dibattuto tema ambientale che sempre più sta diventando di fondamentale importanza per un futuro eco-sostenibile del nostro pianeta. Appuntamento quindi a Venezia il prossimo 9 maggio, Sliding Arts ci sarà e vi porterà nel cuore dell’evento con interviste esclusive.