Come sarebbe la vita se vivessimo nel mondo di oggi ma fossimo nati esattamente un secolo prima? Lo racconta in modo non eccessivamente drammatico il regista americano Lee Toland Krieger in “Adaline - L’eterna giovinezza”. A seguito di un incidente in macchina avvenuto a 27 anni, Adaline Bowman (Blake Lively) si salva miracolosamente con una conseguenza quasi paradossale: da quel giorno Adaline non invecchierà mai più. Staccarsi dal riferimento al mito greco era difficile ma il film è riuscito ad allontanarsi da un rimando che poteva risultare quasi immediato e scontato. Questo è stato possibile grazie ad una sapiente ideazione della regia: se nel mito greco lo scenario e i costumi sono sempre gli stessi a contornare le avventure degli dei immortali, nel film “Adaline – L’eterna giovinezza” tutto muta intorno alla protagonista, fino a rendere necessario il cambiamento per lei stessa. Dai vestiti tipici degli anni ‘30 a quelli tipici degli anni ‘60, Adaline si uniforma al suo tempo in un continuo gioco di movimento e trasformazione. A rendere interessante il racconto è, più che altro, la storia e l’ambientazione che accompagnano le scene: quella di un’intramontabile San Francisco, città in cui Adaline vive e in cui spesso ritorna. È qui che nel 2014 conosce Ellis Jones (Michiel Huisman), un ragazzo praticamente perfetto ed intelligente tanto quanto lei. Già, perché non solo Adaline è rimasta incredibilmente bella ma, nel frattempo, ha accumulato libri, sentimenti, informazioni e cultura per un periodo di tempo pari a circa 100 anni. La morale americana vince a mani bassi sulla tragedia greca, garantendo pochi drammi e molto ottimismo nel superare le difficoltà di una relazione amorosa tra i due. Blake Lively, biondissima e con una foltissima chioma di capelli, passa dalla serie televisiva “Gossip Girl”al suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo ma spesso risulta poco espressiva e fin troppo serena riguardo la sua situazione. Lo stesso dicasi per Ellis Jones, fisicamente scolpito ma non veramente affasciante. Essenziale invece il ruolo di William Jones (Harrison Ford) a sollevare di un po’ le sorti della storia: il padre di Ellis infatti ricorda bene il volto di Adaline e non crede ad una delle tante nuove identità create dalla protagonista nel corso degli anni. A posteriori, quello che rimane è pur sempre una riflessione seppur scontata: la semplicità degli americani che si palesa nel paragone tra le parole di Achille a Briseide nell’Iliade e il proverbio spagnolo citato nel film.
“In spagnolo dicono: gli anni, l'amore e i bicchieri di vino non si contano mai.” – Proverbio spagnolo.
“Ti dirò un segreto, una cosa che non insegnano nei templi. Gli dei ci invidiano. Ci invidiano perché siamo mortali. Perché ogni momento può essere l'ultimo per noi. Ogni cosa è più bella per i condannati a morte.. E tu non sarai mai più bella di quanto sei ora. Questo momento non tornerà.” – Achille a Briseide, Iliade.