Femminicidi, botte dentro casa, donne prese al collo o azzittite con insulti. Nella foto il dettaglio dell'occhio colpito di una ragazza, i segni lividi di un pugno, della violenza da parte di un uomo. Parte domani sui quotidiani la campagna pubblicitaria Yamamay "Ferma il bastardo" mentre nei mille punti vendita dei negozi di intimo, le commesse indosseranno una maglietta con lo slogan. Ad accompagnare la fotografia forte del manifesto parole dello stesso calibro: "Denuncia il violento, i tuoi diritti esistono fino a che sei in grado di difenderli. Dai forza a chi non ce l'ha, condividi questo messaggio per reagire insieme." Al Ministero delle Pari Opportunità è stata chiesta l'autorizzazione a indicare sul manifesto anche il numero di telefono 1522 della Rete nazionale Antiviolenza. A parlare l’amministratore delegato di Yamamay, Gianluigi Cimmino: "Produciamo capi intimi, certo ma non abbiamo mai fatto una campagna non rispettosa delle donne. Che senso avrebbe? Le donne sono le nostre clienti. Sarebbe autolesionista. Mostrare i corpi femminili fa parte del nostro lavoro perché non esiste altro modo per fare vedere l’effetto di certi capi indossati. Ma non ci abbiamo mai giocato, mai forzato la mano. Mai ammiccato. Mai oltrepassato il buon gusto". L'hashtag da seguire per Twitter è #fermailbastardo. Nel 90% dei casi la violenza non viene denunciata. In Italia le vittime del 2012 sono state 124, una donna uccisa ogni due giorni. Uniti, per dire basta alla violenza sulle donne e attivarsi per cambiare il presente. Arrivare dritti al cuore e agli occhi: scuotere, turbare e far reagire. Ma nel modo giusto.