Maria Rebecca Ballestra è un’artista. È un’artista attenta all’ambiente e, come ogni artista che si rispetti, ha un rapporto particolare con tutto ciò che di naturale ci circonda. La reinterpretazione delle tematiche sociali legate all’ambiente ne fa una delle artiste più interessanti del giovane scenario d’arte contemporanea italiano. Le opere di Rebecca Ballestra uniscono il tema dell’ambiente a quelle del viaggio e quindi all’emozione. Journey into Fragility è il suo ultimo progetto e lavoro e verrà presentato alle Gallerie Navali Riva di Montecarlo a Port Hercule venerdì 10. L’evento, a cui parteciperanno le più importanti autorità monegasche, sarà presieduto anche da S.A.S il Principe Alberto II di Monaco. L’incontro fra l’ispirazione e l’idea del progetto è maturato a seguito dell’incontro di Maria Rebecca con il poeta e saggista Massimo Morasso nella primavera del 2011. Culla dell’ispirazione del progetto “viaggio nella fragilità” è stata la sua “Carta per la Terra e per L’uomo”, un manifesto d’ispirazione ecofisica che il poeta ha stipulato nel 2001, firmandolo assieme a diversi premi Nobel e Pulitzer. I temi contenuti nella carta e i suoi 12 punti hanno spinto l’artista a impegnarsi in altrettante 12 tappe in giro per il mondo promuovendo dibattiti, pensieri ed iniziative volte a sensibilizzare l’amore verso il nostro pianeta: Terra!
Foto, video e altro materiale mediale raccolto da Maria Rebecca durante il suo soggiorno in giro per il mondo, è arte, ma un arte che comunica e documenta, al tempo stesso, l’impegno ed il risultato che ogni viaggio ha prodotto a lei e ai suoi interlocutori.
Le tappe del viaggio hanno toccato:
Il Ghana nel vilaggio di Abtenim. L’artista ha trascorso due settimane intervistando gli anziani del villaggio relativamente al loro rapporto con la Natura.
La seconda tappa è stata la Svizzera. L’artista ha mediato sul delicato tema della politica verso l’ambiente. Può la politica operare a favore del bene comune e del bene per la terra che ci ospita
Madagascar, dove Rebecca ha documentato gli ecosistemi più affascianti e ricchi e quindi più minacciati del pianeta.
Abu Dhabi, quarta tappa, è stata oggetto di analisi rispetto all’ecosostenibilità del proprio sistema.
La quinta tappa è stata la Cina. Grazia al progetto di “Creatives in Residence” Maria Rebecca ha soggiornato nella città di Fuyang, la città giardino modello nazionale per la salvaguardia dell’ambiente. A Hangzhou l’artista ha visitato il West Lake, inscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Sesta tappa: Singapore. Uno dei sucessi della metropoli è la storia e la ricerca per l’ecosostenibilità dell’acqua: NEWater.
Costa Rica. Rebecca si è confrontata con il continuo diradarsi della foresta tropicale visitando: il Parco Nazionale Palo Verde, Parco Nazionale Arenal, l’Area di Consercazione di Guanacaste ed il Parco Nazionale Corcovado.
Ottava tappa il Galles. Gli ecovilaggi, tra cui Lammas, propongono uno stile di vita alternativo, rurale.
Islanda: qui gli scienziati del BGS monitorano un ghiacciaio che da oltre 15 anni inesorabilmente si sta sciogliendo sotto gli effetti del surriscaldamento globale.
Decima meta è stata la Francia. Il mar mediterraneo è uno dei più inquinati al mondo, ed il tempio dei cetacei è messo a duro rischio dal traffico marittimo e dal conseguente inquinamento delle acque.
Brasile. L’antropocentrismo delle aree urbane è un tema sempre più caldo. La vita frenetica delle business area si scontra con le ineguaglianze sociali a pochi isolati di distanza.
Dodicesima tappa? …Nowhere. L’artista ha qui superato i confini per considerare i pianeta Terra come un regalo prezioso che ci è stato fatto come umanità. Amici, artisti e non, hanno realizzato un’opera dedicata al buco dell’ozono contribuendo anche loro a sensibilizzarne il tema.
A seguito di questo lungo viaggio, durato ben due anni, l’atto conclusivo si è tenuto sull’Isola della Certosa dove ben 3 installazioni permanenti ricorderanno quella che possiamo definire un’esperienza artistica itinerante. Sull’isola sarà attuato prossimamente un progetto di riqualificazione volto a conservare il patrimonio naturalistico attraverso un parco accessibile al pubblico. La presentazione della riqualificazione vedrà protagonista anche il catamarano solare PlanetSolar, prima imbarcazione al mondo a fare il giro del globo sfruttando solo energia naturale.