"Dopo un brano così bello, solo Bach è possibile" così, con voce timida ed emozionata, Nikolaj Znaider ha introdotto al temine del concerto di Čajkovskij il suo bis. L’Auditorium Toscanini di Torino, gremito per l’occasione, si prepara per il concerto di questa sera, venerdì 17, ad accogliere nuovamente file e file di appassionati. Grande attenzione è stata rivolta al Concerto in re maggiore op.35 per violino ed orchestra di Čajkovskij, uno dei brani simbolo del compositore russo. Il violinista danese, famoso per la sua doppia veste di musicista e Direttore d’orchestra, ha percorso velocemente, ma pulito, tutti i passaggi volti a mettere in luce le duplici sfaccettature e potenzialità del violino di Čajkovskij, ora aggressivo e furioso, ora melodico. Energica la conduzione di Kazuki Yamada, il giovane Direttore giapponese, ospite per la prima volta della Sinfonica Rai che nel secondo tempo ha condotto la Shérérazade, suite sinfonica op.35 di Nikolaj Rimskij-Korsakov. L’opera di Rimskij-Korsakov combina due tipi d’orchestrazione che testimonia l’interesse per l'oriente e per l'esotico. È considerata una delle opere più popolari del compositore russo. Protagonista nel secondo tempo è stato anche il primo violino della Sinfonica Alessandro Milani che, con violino, ha impersonificato la principessa Shéhérazade de "Le mille e una notte". Stasera si ripete, appuntamento alle 20.30.