"Fuori fa caldo e chissà se dietro le serrande abbassate c'è qualcuno che ha coraggio da vendere e fa l'amore"; finalmente arriva il tanto atteso caldo e con questo brano ("Caldo" per l'appunto) i Diaframma inaugurano la stagione estiva, esibendosi alla Città dell'Altra Economia a Testaccio, per "Ausgang", il 15 giugno 2013. Sul palco troviamo un Federico Fiumani carico, grintoso e pronto a dar voce a uno dei migliori gruppi indipendenti del rock italiano, deciso a scatenare le urla di un pubblico forse troppo composto. Ne è passata di acqua sotto i ponti dagli esordi della band fiorentina, nata negli anni '80 nel clima "new wave" ed evolutasi abbandonando gradualmente il rock rabbioso dei primi tempi (ricordiamo l'album "Siberia") per avvicinarsi a musicalità più "soft" ed intimiste ("Tre volte lacrime", "In perfetta solitudine") senza mai staccarsi però da quel tratto originale e particolarmente intenso nato dall'unione dei testi (firmati Fiumani) con la musica. La band prova a infiammare il pubblico romano partendo con i grandi successi del loro repertorio: "Caldo", "Gennaio", "Adoro guardarti", "I giorni dell'ira", per poi affrontare brani più dolci come "Labbra blu", "Fiore non sentirti sola", "Io sto con te ma amo un'altra", "Oceano". Purtroppo il pubblico reagisce poco agli stimoli del cantautore che, a fine serata, azzarda un paragone con i Litfiba, affermando di essere più eleganti e diplomatici, anche nella rabbia, rispetto all'altra band (rivale?) fiorentina. Un grande gruppo, un'occasione rara per godere della loro musica a un prezzo davvero ridotto, ma una folla forse impreparata, forse distratta, sicuramente poco reattiva. Peccato.