“The Best of Italian Opera”. Così il Teatro Regio apre le danze, invitando il pubblico internazionale di Expo2015 a gustare, accanto alle nostre specialità culinarie, le più famose opere italiane. Dal 9 al 26 Luglio si alternano sul palco torinese quattro capolavori rigorosamente italiani: “La Bohème” di Puccini, “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, “La Traviata” di Verdi e “Norma” di Bellini. “Il Barbiere di Siviglia” ritorna al suo teatro, sotto la guida del regista Vittorio Borrelli, in un allestimento che aveva debuttato al Regio nel 2007. Lo spettacolo, di impianto tradizionale, fa della semplicità un punto di forza. L’aspetto comico emerge con forza, lasciando ampio spazio alla recitazione degli attori, liberi di muoversi in un ambiente costituito da pannelli mossi a vista, che ricreano contemporaneamente le strade di Siviglia e l'interno delle case. Il successo di pubblico, che questa produzione ha sempre riscosso, l’ha trasformata in un piccolo classico del teatro torinese, perfetto esempio di come si possa fare un grande spettacolo senza dover far fronte a costi esorbitanti. Le scene di Claudia Boasso sono il perfetto ambiente per accogliere il cast di questo ‘Barbiere’, dotato di una presenza scenica incredibile. La sera del 15 Luglio il teatro era gremito. Ogni aria è stata accolta da applausi clamorosi, tutti i cantanti hanno ricevuto le ovazioni di un pubblico accaldato, sventagliante e pienamente soddisfatto. Si respirava un’aria di festa e sembrava di essere tornati a quello che doveva essere il teatro di inizio ‘900, quando l'intrattenimento si legava inscindibilmente all’orgoglio nazionale per le opere nostrane. Il baritono Roberto de Candia, nel ruolo di Figaro, è stato sommerso da una vera e propria pioggia di applausi: dopo l’aria del factotum, con movenze degne di un ballerino, ha allargato le braccia e accolto la meritata ovazione di un pubblico in delirio. E pensare che nel 1816, al Teatro Argentina di Roma dove l’opera ha debuttato, gli applausi non sono arrivati affatto. Il fiasco della prima rappresentazione si è tramutato, con gli anni, in un successo imperituro, portando all’immortalità il lavoro di Rossini. Sotto la guida del direttore Giampaolo Bisanti, tutti gli interpreti hanno dato prova di grande abilità vocale e impeccabile presenza scenica. Chiara Amarù e Antonio Siragusa, rispettivamente il mezzosoprano Rosina e il tenore Conte d’Almaviva, hanno interpretato con grande spirito le loro parti, scatenando gli applausi e l'ilarità del pubblico. Riempire un teatro d’opera è, ormai, un’impresa titanica. Riempire un teatro e avere più di dieci minuti di applausi, sembra quasi un miraggio. Il Regio ha fatto questo ed altro ancora: oltre agli applausi interminabili e alle tante risate, fra il pubblico si è sentita una gioia vibrante. E, forse, anche un po’ di sano orgoglio per l’opera italiana.
Qui la locandina e il cast completo: